«Amo le foreste, perché tra i loro alberi si annidano le
mie streghette sorridenti. Amo le distese a perdita
d’occhio, perché “diventano” i tappeti volanti su cui
girano il mondo i miei personaggi. Amo i sogni perché
raccontano cose indefinite ma possibili, come i miei
disegni che vorrei fossero come le peluches, qualcosa
di coccolante che i bambini hanno voglia di portarsi a
letto» dice Lieve Baeten.
Ferdinando Albertazzi, tuttolibri, La Stampa, 10 giugno
1999, 5.